SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
anche dalle mamme, andavano a picchiare alla sua porta: - Comare! O comare! E non ricevevano nessuna risposta, come se là dentro non ci fosse anima
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nomignolo? Perché, durante la stagione dei fichi, egli passava le giornate scommettendo con tutti: - Venti, trenta, cinquanta fichi, fin cento alla volta
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deliziosamente; proprio come faceva lei appena saltata giù dal letto. Era già cresciuta una spanna, con parecchi rami e foglioline fitte fitte. Alla
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d'oblio, andate via! (Milda esce insieme con il Coro. Ode la chiamata di Wolff e intuendo una forza superiore alla sua esclama furibondo) Già comincia la
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, di buon'ora, egli andava attorno in cerca di scarpe vecchie da rabberciare; e appena rientrato, si metteva al lavoro. Aveva comprato alla bambina un
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contare: un palo, due paia, dieci paia, cento pala! - Ecco tre fiammanti teste d'oro del Re! Più ne contavano ammucchiandoli in mezzo alla via, e più le
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ramaglie, chi fascine. Quando tutto fu disposto attorno alla vecchia che stava a guardare quasi non si trattasse di lei, il Re stesso accese il fuoco che
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, ristorati. La ricevuta è questa qui. E gli diè un ovicino che sembrava uovo di piccione. Se lo mise in tasca e ripartì. Il nano lo attendeva davanti alla
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fare per riempire la brocca. Tutt'a un tratto il Principe diè un balzo di gioia. - Guarda! - disse alla ragazza. E con la punta di un bastone fece un
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nel palazzo reale, mangiando, bevendo da gran signori, uscendo di notte alla ricerca - dicevano - di certe erbe, di certe radici che poi non si
Accademia della crusca
